Alimentazione e allenamenti per non invecchiare

08/07/2016 - Mondovì

Massimiliano Russano, Epoch Times

Persone anziane praticano alcuni esercizi in un tempio a Tokyo. (YOSHIKAZU TSUNO / AFP / Getty Images)


Quando si parla di medicina, generalmente si discute di farmaci, cure e malattie. Ma la medicina non è solo questo: da diversi anni a questa parte, in Italia e nel mondo sta prendendo sempre più piede l'idea che esistano svariati accorgimenti 'curativi', ma soprattutto preventivi, per invecchiare bene e ottenere un ottimo benessere mente-corpo.

Nata agli inizi degli anni 90 negli Stati Uniti, la medicina antiaging è un approccio medico che si propone di rallentare il declino dell'organismo umano tenendo conto degli aspetti fisici, psichici e ambientali di una persona. Per approfondire quali sono i corretti approcci alimentari e allenanti a questo proposito, Epoch Times ha intervistato Roberto Calcagno, dottore in Scienze Motorie che da anni svolge l'attività di preparatore atletico e personal trainer. Relatore in numerosi eventi in ambito dietologico e autore del libro L'alimentazione vincente, Calcagno nel 2010 e nel 2011 ha tenuto delle lezioni di aggiornamento ai biologi nutrizionisti presso l’ACSIAN di Pisa e nel 2012 per i professionisti dell’AIDME, l'Associazione Italiana di Medicina estetica. Infine nella sua carriera, Calcagno ha allenato moltissimi atleti di varie discipline, oltre a vincere lui stesso il titolo di campione del mondo di bodybuilding nella categoria over 50/peso.

Dottor Calcagno, in che cosa consiste la medicina antiaging?

«Nel mio caso, più che di medicina anti-aging, parlerei di 'stile di vita anti-aging', che è una filosofia di vita che interessa l’alimentazione, l’integrazione, l’allenamento, il riposo, l’approccio mentale e la psiche; quest’ultima è per me la più importante: la maggior parte degli anziani invecchia prima mentalmente che fisicamente».

Quali sono le metodiche e le strategie alimentari e allenanti che si sente di consigliare alle persone per rallentare il processo di invecchiamento?

«Il mio consiglio è di non aspettare di essere vecchi per correre ai ripari, ma di fare un’azione preventiva già da giovani, imparando tra l’altro ad amare e rispettare, capire e conoscere se stessi. Dal punto di vista alimentare è di fondamentale importanza mantenere un ottimale equilibrio acido basico, mangiando molta frutta e verdura e bevendo molta acqua. Uno dei mezzi sicuri per rallentare l’invecchiamento è inoltre quello di mantenere basso l’apporto calorico giornaliero. Consiglio inoltre di limitare al massimo l’assunzione di carboidrati, in particolare quelli ad elevato indice e carico glicemico, in special modo nelle ore serali, per non inibire la secrezione notturna di Gh (l'ormone della crescita) che, non a caso, è chiamato l’ormone della giovinezza. È opportuno limitare al massimo l’apporto di sodio e di grassi saturi, evitando il più possibile i cibi contenenti caseina [la proteina contenuta nel latte, ndr] perché è provato essere un attivatore tumorale. Consiglio infine, di limitare o eliminare le proteine di origine animale a favore di quelle vegetali poiché creano un minor carico a livello di smaltimento renale (i reni tendono a perdere gradualmente di funzionalità con l’invecchiamento). Per quanto riguarda l’allenamento è importante effettuare degli allenamenti di tipo anaerobico-lattacido per favorire la secrezione di quegli ormoni che calano con l’invecchiamento, cioè il testosterone ed il gh, abbinati ad altri di tipo aerobico per la salute degli organi interni e per tenere bassi i livelli di insulina. Non dobbiamo poi dimenticare lo stretching, per la salute delle articolazioni».

Che risultati si possono avere dal praticare la medicina anti-aging? Ha delle esperienze interessanti da raccontare, magari con delle fotografie di qualche individuo che è cambiato seguendo i suoi consigli?

«Sia io che mia moglie, sebbene abbiamo più di 60 anni, abbiamo le prestazioni psicofisiche di due trentenni, così come la maggior parte dei clienti che seguo. Purtroppo non ho l’abitudine di documentare il tutto con delle foto, il che è un peccato perché la mia casistica è molto ampia. Ricordiamoci che l’età anagrafica non deve necessariamente coincidere con quella biologica, per cui vediamo dei cinquantenni che dimostrano 30 anni e dei trentenni che ne dimostrano 50. Spesso mi alleno con degli allievi che hanno meno della metà dei miei anni».

Roberto Calcagno, classe 1955, in una foto recente (S) e quando aveva vent'anni (Tratto dal libro L'alimentazione vincente)
Roberto Calcagno in una foto tratta dal suo libro L'alimentazione vincente.
Mirella Cotella, classe 1956 e moglie del dott. Calcagno, pratica da anni uno stile di vita anti-aging.


Quali effetti positivi può avere sull'organismo, lo stile di vita anti-aging?

«Miglioramento di tutte le funzioni fisiche e cognitive, mantenimento di una vita sessuale attiva e soddisfacente e maggior autostima e sicurezza. Di conseguenza, migliori rapporti con gli altri».

L'idratazione gioca un ruolo importante nell'invecchiamento? Se sì, quali consigli si sente di dare in proposito?

«L’idratazione è di importanza vitale. Basti pensare che, mediamente, il peso corporeo è dato dal 60 per cento dall’acqua, ma questa percentuale tende a scendere fino al 45 per cento nell’ultraottantenne. Dobbiamo evitare questo bevendo almeno 40 millilitri di acqua per chilogrammi di massa magra, o 30 millilitri per chilogrammi di peso corporeo; ma dobbiamo anche fare in modo che l’acqua venga convogliata all’interno del comparto intracellulare, utilizzando poco sodio, integrando eventualmente con del potassio e con l’aminoacido glutammina, che gioca un ruolo fondamentale per mantenere più a lungo l’acqua all’interno della cellula».

Un effetto tipico dell'invecchiamento è la sarcopenia, che causa una diminuzione della capacità dell'individuo. Applicando i concetti della medicina antiaging, come si può contrastare questa perdita di massa muscolare?

«La sarcopenia, cioè la perdita di sarcomeri e quindi di massa muscolare, può essere decisamente rallentata con un’attività fisica come l’allenamento con i pesi, che mantenga elevati i livelli endogeni di testosterone e gh, affiancata all’attività aerobica, che tiene bassa la glicemia e l’insulina e ad un’alimentazione che mantenga bassi e costanti i livelli glicemici ematici (la principale causa della sarcopenia è data dall’insulino-resistenza che, oltre a favorire l’insorgenza del diabete, causa delle difficoltà all'insulina nello stoccare gli aminoacidi all’interno della cellula muscolare). È poi di fondamentale importanza dormire per un numero di ore sufficienti, otto o nove, andando a letto prima di mezzanotte per favorire la secrezione notturna di gh. Abbiamo poi molti integratori che aiutano parecchio, in modo diretto o indiretto, a contrastare la sarcopenia: gli omega 3, alcuni polifenoli (per esempio il maqui, L’E.G.C.G. contenuto nel tè verde, il resveratrolo), la melatonina, l’arginina, la glutammina e l’acido alfa lipoico».

Quali sono secondo lei le peggiori abitudini che favoriscono l'invecchiamento?

«Fumo, abuso di alcolici, eccesso di carboidrati e di grassi saturi, mancanza di attività fisica e mancanza di autostima».

Roberto Calcagno a La Spezia, in una foto scattata a giugno 2016.


Se dovesse fornire i 3 consigli più importanti per invecchiare bene,  che cosa consiglia alle persone?

«1 – Non sentirsi mentalmente vecchi, quindi mantenersi attivi sia dal punto di vista intellettuale che fisico e, se possibile, frequentare persone più giovani e positive, come può accadere in palestra.

2 – Seguire regole salutari di vita, alimentandosi in maniera corretta ed evitando il fumo e l’eccesso di alcol.

3 – Fare una regolare e costante attività fisica, meglio se seguiti da persone qualificate».

 




Prof. Roberto Calcagno

Appassionato di bodybuilding. Dottore in scienze motorie. Preparatore atletico. Consulente su alimentazione, integrazione e allenamento. Ricevo ad Alba, Milano, Mondovì, Fidenza, Torino ed Alessandria. Docente ai corsi nazionali per istruttori e personal trainer.

Prof. Mirella Cotella

Coautrice del libro "L’alimentazione vincente", Docente ai corsi nazionali per istruttori di Bodybuilding e fitness. Professoressa di inglese, appassionata ed esperta di fotografia.



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